Doc. 347: Memorial del escultor Giuliano Finelli
Illustrissimo et eccellentissimo Signore. Giuliano Finelli creato di Vostra Eccellenza supplicado le fa intendere come per obedire alli commandati dell’Eccellenza Sua et servitio di Sua Maestà è andato in Roma, dove haverà da ritornare per finir l’opera incominciata; e perche tiene interesi con questa fidelissima Città di molte migliora di ducati per causa delle statue dio metallo al numero di tredici consignate nel Tesoro, quale sono d’ogni perfettione a sodisfatione delli Deputati di essa Città, et essendosi rimessa la valuta di dette statue a quattro Religiosi comunmente eletti, e che si dovesse stare alla magior parte, hanno fatto la stima, e consignata a detti Deputati, e perche uno di essi Religiosi non ha voluto consentire al parere dell’altri tre ha posti diversi impedimenti, acciò esso supplente no sia sodisfatto, dal che si è pigliata ne occasione di trattenerli la espeditione per il pagamento di sue fatiche d’anni 14, e perche Signor Eccellentissimo. per compir detta opera l’estato forza non solo spendere del suo ma pigliare denari ad interesi da altri, e farsi molti debiti con diversi operary, e mercanti ch’hanno accredenzate le loro robbe ad’ esso supplente per detto effetto, sotto speranza che finita detta opera, havesse ad haver tutto il valzente insieme, al presente di detti Mercanti et altri operary impatienti della tardanza hanno spediti esecutory, e lo vando travagliando, et esso supplente dopoi haver cosi ben servito non puo esser sodisfatto delle fatighe e spese di tanti anni. Per tanto ricorre da Vostra Eccellenza e la supplica restar servita ordinare con la maggior premura che sia possibile che se li facciamo le sue expeditioni, accio posse haver il denaro, et sodisfare a chi deve stante che la stima e già fatta di volontà comune conforme di sopra e non ci è cosa che possa impedire la detta expeditione. Per tanto resterà servita d’ordinare a detti Deputati che subito l’espediscano a fine che desbrigato di detto suo negotio cosi importanti porra più liberamente andar a servir a Sua Maestà et Vostra Eccellenza conforme comanda che oltre fara giustitia, come suole a tutti, fara gratia partire ad esso suplente ut Deus.
[Al verso] Escrívase billete al Regente Zufia en conformità del aparato mandato que está a las espaldas. 28 abril 1651. Gregorio Romero de Morales.
Executado 8 mayo 1651.