Doc. 335: Carta del escultor Giuliano Finelli al conde de Oñate
Illustrissimo Signore. Il signor Don Giovanni di Cordova la settimana pasata mando a Sua Eccellenza tutto il discarico del denari conforme si era spesso, et anima il concerto fatto con l’operari dal signor Don Dijnio et fu fatto con molto avantagio del opera. Io da che son venuto in Roma o atteso con ogni diligentia possibili che l’opera camini con presentia e perficione, il signor Don Giovanni al presenti ha [ilegible] per l’opera tanto piú che si è datto principio a dorrare li dui leioni, che per far lor degni à inportato molta spesa, per eser machina grandi, e qui in Roma non ci è esempio tal di una doratura simile a questa pero il signore Don Gregorio mio signore potera rapresentar a Sua Eccellenza il che fa bisognio, per poter pagare l’operari conforma al concertato, altrimenti l’opera si ritardaría e io stare qui a perder tempo et per fine li desseo umilisimamente riverla io pregada Nostro Signor Dio il colmo di ogni contento. Roma 27 Gennaio 1651.
Servidor umilissimo,
Giulio Finelli.
Vostra Signoria Illustrissima.