Doc. 386: Contrato entre Juan de Córdoba y Matteo Bonucelli para realizar copias de las esculturas de la colección Borghese
Dominus Matheus Bonuccellus quondam Ioannis Lucensis mihi etc. cognitus sponte etc. omni etc. promisit et obligavit etc. Illustrissimo domino Don Ioanni de Corduba Corclubensi presenti etc. ut dicitur di fare per sua Signoria Illustrissima Doi statue di Bronzo cioè Un Ermafrodita, e l’altra Una Venere piccola da cavarsi dal originali che stanno nel Palazzo del Giardino del Eccellentissimo Signor Principe Borghese, che quella della Venere di già è fatta, e finita, quali siano conforme alli loro originali ben fatte, pulite, rinettate, Cisellate ad uso di argentiere e che siano à sodisfattione di doi persone perite nel arte che da detto Signor don Giovanni si nomineranno per giudicare dette opere, osservando poi in tutto, e per tutto l’antico di detti originali, con rimediare alle dette statue in tutto quello che di detti originali mancano l’antiche che son guaste dal tempo, e perche di già detto Signor Matheo ha con se li cavi di dette statue, percio sia obligato prima di gettarle rivedere le cere, e confrontarle in tutto, e per tutto con li
originali in detto palazzo, e dette statue farle del suo proprio d’ogni cosa si di Bronzo, gesso, altre materie, e finalmente di tutto quello che ci sarà necessario etiam di modelli, talmente che detto Signor don Giovanni non habbia altra cura, che pagare l’Infradetto prezzo, e queste statue promette di consegnarle finite di tutto punto come sopra al detto Signor don Giovanni per tutto il mese di Agosti prossimo a venire in casa di detto Signor don Giovanni liberamente, et nel istesso tempo, o prima, cioè doppo l’haverà gettate debbia restituire al detto Signor don Giovanni Il Cavo, e rilievo di Gesso di dette statue, che detto Signor Matheo ha in suo potere come anco facendo detto Signor, o tenendosi altro Cavo, o rilievo, o Cera che fosse formato dall’istessi Cavi, quelli parimente detto Signor Matheo debbia consegnarli a detto Signor don Giovanni liberamente etc.
Per prezzo, e nome di prezzo in tutto, e per tutto di scudi Novecento moneta di giuli dieci per scudo cosi d’accordo per ambidoi dette statue, da pagarsi come detto Signor don Giovanni promette pagare di mano in mano, che verrà lavorando, talmente che alla consegna, haverà tutto l’Intero di detto prezzo liberamente etc.
Che se il detto Signor don Giovanni vorrà dare il metallo per dette statue, detto Signor Mateo lo debbia pigliare, e quello si defalcarà a baiochi tredici la libbra cosi d’accordo nel prezzo di dette statue quia Sic etc.
ltem che mancanclo detto Signor Mateo in fare, e consegnare dette statue nel modo, tempo, e forma come sopra, oltre la precisa osservanza etc. alla quale possa detto Signor Mateo esser astretto etc. sia lecito al detto Signor don Giovanni di farle fare, e rifare d’altri à maggior prezzo del sopra detto etiam ad rationem quanti plurimi à tutti danni, spese, et Interessi di detto Signor Matteo quia Sic etc.
Que omnia etc. rata etc. alias ad omnia damna etc. de quibus etc. Pro quibus etc. sese etc. bona etc. heredes etc. Iura etc. In ampliori forma Camere Apostolice cum clausolis etc. obligarunt etc. citra etc. appellationi etc. renuntiarunt etc. et consenserunt etc. unica etc. Sicque tactis etc. Iurarunt etc. Super quibus etc.
Actum Rome in Regione Parionis et domo habitationis dicti domini Ioannis presentibus dominis Iuliano Finello filio domini Dominici de Massa, et Carolo quondam Petri Ostilii de Conte firmano testibus.