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Resultados | Doc. 371

Doc. 371: Contrato entre Juan de Córdoba y Mateo Bonucelli para que Girolamo Ferrer dorara los leones de bronces para el Alcázar de Madrid

02 de noviembre de 1651
Lugar: Roma
Localización: Roma, Archivio di Stato, 30 Notai Capitolini, Ufficio 32, vol. 151, ff. 279-280 y 297
Bibliografía: Montagu 1985, II, pp. 477-478; Salort 1999; Parisi 2007, pp. 358-359
Correspondencias: CV 302a
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Dominus Matheus Bonuccellus quondam Ioannis Lucensis mihi etc. cognitus sponte etc. omni etc. promisit, et se obligavit etc. Illustrissimo domino Don Ioanni de Corduba Cordubensi presenti ut dicitur di Indorare, e far Indorare li dodici Ieoni di Bronzo, che detto Signor Matteo ha fatto per detto Signor don Giovanni in vigor del Instrumento rogato per l’atti di me notario, e che stanno appresso il medemo Signor Matteo, doi de quali già son stati dorati, e consegnati, e quelli Indorarli, e farli Indorare dai Signor Girolamo Ferreri, ed altre persone pratiche, et esperte in tal negotio, bene, diIigentemente, e con ogni esquisitezza, e che siano di sodisfattione totale tanto del detto Signor Don Giovanni, quanto del Signor Giuliano Finelli mandato per quest’effetto dal Illustrissimo et Eccellentissimo Signor Vicè Re di Napoli, e darli dorati, e finiti come sopra tutti l’altri dieci fra quattro mesi d’hoggi prossimi liberamente, senz’eccettione alcuna altramente etc. Con l’Infrascritti patti e conditioni cioe.

Prima che detto Signor Don Giovanni sia obligato di dare tutto l’oro, che sarà necessario per detta lndoratura, come anco l’argento vivo, et acqua forte, che bisognerà, di mano in mano, che si verrà lavorando, e nel resto la fatica, rnercede, opera, foco, cementi, et ogn’altra cosa necessaria per tal effetto la debbia mettere detto Signor Matteo quia sic etc.

Item che caso non fossero detti leoni, o alcuni di loro ben dorati, e di sodisfattione come sopra, in tal caso li debbia detto Signor Matteo dorare, e far ridorare a tutti suoi danni, spese, et Interesse tante volte quante occorresse quia sic etc.

Item che detto Signor Giuliano doverà assistere a tal opera, et Indoratura, e secondo la di lui direttione debbiasi fare tal Indoratura quia sic etc.

Item che qualsivoglia danno, che succedesse, o perdita d’oro, o altro in qualsivoglia modo, per qualsivoglia causa, et occasione vacli a danno, vizio, e pericolo di detto Signor Matheo.

E per tutto quello che detto Signor Matteo possa pretendere, o havere tanto per mercede, fatiche sue, e del operarii, Indorature, et ogni altra cosa, che vi bisognerà, e ci impiegheranno oltre l’argento vivo, acquaforte, et oro da darsi dal Signor don Giovanni ltem convengano dette parti, se li debbia dare e pagare dal detto Signor don Giovanni

come promette scudi Cento sessanta moneta per ogni leone cosi d’accordo in tutto, e per tutto, che fanno la somma di scudi mille novecento venti moneta, da pagarsi di mano in mano, che verranno lavorando talmente, che consegnati li leoni finiti, e dorati come sopra habbia d’essere interamente sodisfatto, come detto Signor don Giovanni promette, e si obliga.

Item che mancando detto Signor Matteo in Indorare e far Indorare, e consegnare, detti leoni dorati, e finiti nelli tempi, mocli e forme sopradette, oltre la precisa osservanza del fatto, alla quale detto Signor Matteo vuol sempre poter esser forzato, et astretto, sia lecito al detto Signor don Giovanni di poterli far indorare, ridorare, e finire di Indorare

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da qualsivoglia altra persona à maggior mercede, et fattura sopradetta etiam ad rationem quanti plurimi a tutti danni, spese, et lnteresse di detto Signor Matheo quia Sic etc.

Item che tutti li avanzi d’oro, et altro, che si consegnera dal Signor don Giovanni si debbia restituire al detto Signor Don Giovanni come detto Signor Matteo promette alias etc.

E salve tutte le cose sudette, presenti e personalmente constituti tanto detto Signor Matteo, quanto il detto Signor Girolamo Ferreri figliolo del quondam Pavolo Romano da me notario ben cognosciuti, li quali convennero come si dirà.

Che detto Signor Girolamo habbia d’assistere al detto lavoro, et lndustria, con darli, et assegnarli detto Signor Matteo detti lavoranti, et operarii necessarii, e dare tutte le cose necessarie, ocorrenti per la total indoratura di detti leoni, promettendo detto Signor Girolamo servire e ben Indorare, lavorare detti leoni bene, e diligentemente, e fare tutto

quello sarà necessario per la totale perfettione di detta opera.

Et al lncontro per sua mercede detto Signor Matteo promette e si obliga di pagare per detti dodici leoni consegnati, e da consegnarsi come sopra, al detto Signor Girolamo presente etc. scudi trentacinque moneta per ciascun leone secondo, e di mano in mano si

verrà lavorando alias etc.

Que omnia etc. ut supra sccripta rata etc. alias ad omnia damna etc. de quibus etc. Pro quibus etc. sese etc. bona etc. heredes etc. Iura etc. In ampliori forma Camere Apostolice cum clausolis etc. obligavit etc. citra etc. appellationi etc. renuntiarunt etc. et consenserunt etc. unica etc. Sicque tactis etc. Iurarunt super quibus.

Actum Rome in domo dicti don Ioannis presdentibus domino CaroIo quondam Petri Agustini Contis firmano, et Vincentio quondam Ioannis Gambi Lucensi testibus.